Cinema d'Essai

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Scena dal Settimo Sigillo di Ingmar Bergmann (1957), diffuso grazie all’attività dei cinema d’essai
Termine francese – che letteralmente significa cinema di saggio – usato per indicare quelle sale cinematografiche dove viene effettuata solo una programmazione di film d’autore.
Tale definizione è stata coniata negli anni Sessanta durante il periodo di maggior sviluppo della Nouvelle Vague, quando molti autori appartenenti a questo movimento avevano, come unica possibilità di far conoscere le loro opere al pubblico, quella di distribuirle attraverso questo circuito, alternativo alle sale commerciali. Allo stesso modo del cineclub e del cinecircolo, il c.d.e. ha svolto un ruolo importantissimo per la diffusione e la conoscenza di opere realizzate da alcuni autori fondamentali della storia del cinema, penalizzati nella circolazione dei loro film dalla cosiddetta censura di mercato. Basti pensare a un autore come Bergman, i cui film – compreso anche Il settimo sigillo – hanno potuto raggiungere il pubblico solo attraverso tale circuito di programmazione.

C. T.

Bibliografia

  • DI GIORGI Sergio, Fantasmi della libertà: il cinema d’autore tra censura ed esilio, Società Editrice Internazionale, Torino 1995.

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Come citare questa voce
Tagliabue Carlo , Cinema d'Essai, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (28/03/2024).
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