Decodificazione
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Autore: Pier Cesare Rivoltella
Nella teoria dell’informazione indica l’operazione o l’insieme di operazioni attraverso le quali un apparato ricevente accoglie il messaggio inviato da un apparato trasmittente.
Il termine, assunto dalle semiotiche di prima generazione (Semiotica), vi è stato utilizzato per designare l’atto con cui il ricettore comprende il messaggio che gli è stato inviato dall’emittente.
Tale estensione applicativa è stata dimostrata inadeguata dalla ricerca semiotica successiva. Infatti il processo di decodifica, nella teoria matematica dell’informazione, viene pensato come simmetrico e rovesciato rispetto a quello di codifica: il problema è in sostanza solo quello di una applicazione inversa delle competenze di codice. Tanto è vero che Shannon e Weaver erano convinti che fosse sufficiente una buona trasmissione del segnale e la conoscenza da parte del destinatario dei codici dell’emittente perché l’informazione passasse senza possibilità di fraintendimento.
Ora, nel caso di una comunicazione strutturata, magari pluricodica e pluridimensionale come quella audiovisiva, risulta realmente riduttivo pensare il lavoro del ricettore nei termini della semplice decodifica del testo.
Si preferisce così parlare di interpretazione facendo riferimento non solo al lavoro del ricettore sui codici, ma anche alla complessa dinamica che mette in gioco il suo orizzonte storico-culturale, le sue competenze e attese in relazione al testo, l’insieme delle mosse strategiche che deve fare per ricostruire un percorso di senso coerente. (Ricezione)
Il termine, assunto dalle semiotiche di prima generazione (Semiotica), vi è stato utilizzato per designare l’atto con cui il ricettore comprende il messaggio che gli è stato inviato dall’emittente.
Tale estensione applicativa è stata dimostrata inadeguata dalla ricerca semiotica successiva. Infatti il processo di decodifica, nella teoria matematica dell’informazione, viene pensato come simmetrico e rovesciato rispetto a quello di codifica: il problema è in sostanza solo quello di una applicazione inversa delle competenze di codice. Tanto è vero che Shannon e Weaver erano convinti che fosse sufficiente una buona trasmissione del segnale e la conoscenza da parte del destinatario dei codici dell’emittente perché l’informazione passasse senza possibilità di fraintendimento.
Ora, nel caso di una comunicazione strutturata, magari pluricodica e pluridimensionale come quella audiovisiva, risulta realmente riduttivo pensare il lavoro del ricettore nei termini della semplice decodifica del testo.
Si preferisce così parlare di interpretazione facendo riferimento non solo al lavoro del ricettore sui codici, ma anche alla complessa dinamica che mette in gioco il suo orizzonte storico-culturale, le sue competenze e attese in relazione al testo, l’insieme delle mosse strategiche che deve fare per ricostruire un percorso di senso coerente. (Ricezione)
P. C. R.
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Come citare questa voce
Rivoltella Pier Cesare , Decodificazione, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (11/10/2024).
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