Katz Elihu
- Testo
- Bibliografia9
- Video1
- Links2
- Voci correlate
Autore: Carlo Gagliardi
Nato nel 1926 a New York, studia alla Columbia University laureandosi in filosofia (1956). Docente all’Università di Chicago fino al 1963, si trasferisce poi a Gerusalemme dove è professore di sociologia e fondatore dell’Istituto delle comunicazioni all’Università Ebraica. Primo direttore della Tv d’Israele (1967-1969), in seguito consulente della BBC per le ricerche in campo sociale (1970-1976) e docente di sociologia e comunicazioni nella Annenberg School of Communication presso l’Università della California.
Fin dagli albori la ricerca sugli effetti dei mass media si era dibattuta intorno a due prevalenti concezioni: quella di chi li riteneva indispensabili per la diffusione delle informazioni e quella di chi, al contrario, li considerava insidiosi per la democrazia in quanto capaci di persuadere e manipolare l’ opinione pubblica. Queste posizioni intervengono K. e Lazarsfeld sono apparentemente opposte, in quanto entrambe si fondano su un identico, errato presupposto: che il processo di comunicazione sia un flusso diretto dal medium alla massa, intesa come caotico aggregato di individui che ricevono passivamente il messaggio. In realtà una serie di ricerche negli anni Quaranta e Cinquanta, cui K. e il suo maestro si agganciano, prova invece l’importanza delle relazioni interpersonali e il ruolo attivo del destinatario, egli stesso "entità comunicante al centro di una complessa rete di influenze". L’individuo vive quotidianamente in una dimensione di gruppo, al cui interno emergono le figure degli opinion leader: esposti più degli altri all’influenza dei mass media, essi ‘trasmettono’ questa influenza al più vasto pubblico. Il processo di comunicazione si svolge pertanto su due piani: dal medium ai leader d’opinione e, da questi, alla massa ( Two-step flow of communication). La celebre ricerca su L’influenza personale è del 1945 (pubblicata dieci anni dopo), non considera la Tv e riguarda un campione di donne. Più tardi (1971) K. affronterà il ruolo della radiotelevisione nelle campagne elettorali, come aveva già fatto Lazarsfeld, confermando le sue acquisizioni circa il "limitato effetto diretto sui votanti" e spostando l’accento sulla "utilità per i partiti politici".
K. estende il proprio campo di attenzione (1962) al consumo delle comunicazioni di massa per ‘evasione’ (escape), rilevando come dall’identificazione con un ‘eroe’ non derivi invariabilmente perdita del senso di realtà, indifferenza di fronte agli obblighi della vita quotidiana: distinguendo, in base alla teoria di R. K. Merton, tra funzioni manifeste e funzioni latenti dei media, si può accertare tra le prime la ricerca di svago, anche come evasione dal proprio ruolo sociale, mentre le seconde possono sottendere, caso per caso, un "effetto reale di ritorno" (functional feedback) quale l’aggiustamento nel ruolo. Un approfondimento tanto dell’influenza personale quanto del ritorno funzionale è rappresentato dalla ricerca sulla "decodifica culturale" di Dallas in vari Paesi (1987) che sottolinea la rilevanza dei programmi seriali quali spunto di conversazione e interazione con la propria esperienza.
Da segnalare infine il contributo originale apportato da K., in collaborazione con D. Dayan, allo studio degli "eventi mediali" (1992), quegli avvenimenti di portata storica che la televisione trasmette in diretta, richiamando l’attenzione di tutto il mondo e contribuendo a mitizzarli ( Media event).
Dei lavori di K. ricordiamo: Katz E. - Lazarsfeld P. F., L’influenza personale nelle comunicazioni di massa, Torino, Eri 1968 (ed. orig. 1955); Blumler J. G. - Katz E. (eds.), The uses of mass communications. Current perspectives on gratifications research, Sage, Beverly Hills (CA) 1974; Gurevitch M. - Katz E., The secularization of leisure, Faber, London 1976; Katz E. - Wedell G., Broadcasting in the third world, Harvard University Press, Cambridge (MA) 1977; Katz E., Social research on broadcasting. Proposals for further development, BBC, London 1977; Katz E. - Liebes T., Decoding "Dallas". Notes from a crosscultural study, in Newcombe H. (ed.), Television. The critical view, Oxford University Press, New York 1987; Dayan D. - Katz E., Le grandi cerimonie dei media. La storia in diretta, Baskerville, Bologna 1993.
Fin dagli albori la ricerca sugli effetti dei mass media si era dibattuta intorno a due prevalenti concezioni: quella di chi li riteneva indispensabili per la diffusione delle informazioni e quella di chi, al contrario, li considerava insidiosi per la democrazia in quanto capaci di persuadere e manipolare l’ opinione pubblica. Queste posizioni intervengono K. e Lazarsfeld sono apparentemente opposte, in quanto entrambe si fondano su un identico, errato presupposto: che il processo di comunicazione sia un flusso diretto dal medium alla massa, intesa come caotico aggregato di individui che ricevono passivamente il messaggio. In realtà una serie di ricerche negli anni Quaranta e Cinquanta, cui K. e il suo maestro si agganciano, prova invece l’importanza delle relazioni interpersonali e il ruolo attivo del destinatario, egli stesso "entità comunicante al centro di una complessa rete di influenze". L’individuo vive quotidianamente in una dimensione di gruppo, al cui interno emergono le figure degli opinion leader: esposti più degli altri all’influenza dei mass media, essi ‘trasmettono’ questa influenza al più vasto pubblico. Il processo di comunicazione si svolge pertanto su due piani: dal medium ai leader d’opinione e, da questi, alla massa ( Two-step flow of communication). La celebre ricerca su L’influenza personale è del 1945 (pubblicata dieci anni dopo), non considera la Tv e riguarda un campione di donne. Più tardi (1971) K. affronterà il ruolo della radiotelevisione nelle campagne elettorali, come aveva già fatto Lazarsfeld, confermando le sue acquisizioni circa il "limitato effetto diretto sui votanti" e spostando l’accento sulla "utilità per i partiti politici".
K. estende il proprio campo di attenzione (1962) al consumo delle comunicazioni di massa per ‘evasione’ (escape), rilevando come dall’identificazione con un ‘eroe’ non derivi invariabilmente perdita del senso di realtà, indifferenza di fronte agli obblighi della vita quotidiana: distinguendo, in base alla teoria di R. K. Merton, tra funzioni manifeste e funzioni latenti dei media, si può accertare tra le prime la ricerca di svago, anche come evasione dal proprio ruolo sociale, mentre le seconde possono sottendere, caso per caso, un "effetto reale di ritorno" (functional feedback) quale l’aggiustamento nel ruolo. Un approfondimento tanto dell’influenza personale quanto del ritorno funzionale è rappresentato dalla ricerca sulla "decodifica culturale" di Dallas in vari Paesi (1987) che sottolinea la rilevanza dei programmi seriali quali spunto di conversazione e interazione con la propria esperienza.
Da segnalare infine il contributo originale apportato da K., in collaborazione con D. Dayan, allo studio degli "eventi mediali" (1992), quegli avvenimenti di portata storica che la televisione trasmette in diretta, richiamando l’attenzione di tutto il mondo e contribuendo a mitizzarli ( Media event).
Dei lavori di K. ricordiamo: Katz E. - Lazarsfeld P. F., L’influenza personale nelle comunicazioni di massa, Torino, Eri 1968 (ed. orig. 1955); Blumler J. G. - Katz E. (eds.), The uses of mass communications. Current perspectives on gratifications research, Sage, Beverly Hills (CA) 1974; Gurevitch M. - Katz E., The secularization of leisure, Faber, London 1976; Katz E. - Wedell G., Broadcasting in the third world, Harvard University Press, Cambridge (MA) 1977; Katz E., Social research on broadcasting. Proposals for further development, BBC, London 1977; Katz E. - Liebes T., Decoding "Dallas". Notes from a crosscultural study, in Newcombe H. (ed.), Television. The critical view, Oxford University Press, New York 1987; Dayan D. - Katz E., Le grandi cerimonie dei media. La storia in diretta, Baskerville, Bologna 1993.
C. Gagliardi
Video
Bibliografia
- BLUMLER Jay G. - KATZ Elihu (eds.), The uses of mass communication. Current perspectives on gratifications research, Sage, Beverly Hills (CA) 1974.
- CIOFALO Giovanni BOLOGNESE Enrica, Elihu Katz. I media studies tra passato e futuro, Armando, Roma 2009.
- DAYAN Daniel - KATZ Elihu, Le grandi cerimonie dei media. La storia in diretta, Baskerville, Bologna 1993.
- GUREVITCH Michael - KATZ Elihu, The secularization of leisure, Faber, London 1976.
- KATZ Elihu - LIEBES Tamar, Decoding "Dallas". Notes from a crosscultural study in NEWCOMBE H. (ed.), in Television. The critical view, Oxford University Press, New York 1987.
- KATZ Elihu, Social research on broadcasting. Proposals for further development, BBC, London 1977.
- KATZ Elihu - LAZARSFELD Paul F., L'influenza personale nelle comunicazioni di massa, ERI, Torino 1968 (ed. orig. 1955).
- KATZ Elihu - LAZARSFELD Paul Felix, Personal influence: the part played by people in the flow of mass communications, Transactions Publishers, New Brunswick 2006.
- KATZ Elihu - WEDELL George, Broadcasting in the third world, Harvard University Press, Cambridge (MA) 1977.
Documenti
Non ci sono documenti per questa voce
Links
Note
Come citare questa voce
Gagliardi Carlo , Katz Elihu, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (07/12/2024).
Il testo è disponibile secondo la licenza CC-BY-NC-SA
Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo
Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo
713