Print on demand
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Autore: Franco Lever
Letteralmente: stampa su richiesta. Da tutta una serie di segni si dovrebbe dedurre che le nuove tecnologie sono in procinto di negare al libro ogni speranza di sopravvivenza. Contemporaneamente, però, l’industria mette a punto delle macchine che rendono la produzione di un libro un’operazione facile e immediata quanto sviluppare e stampare un negativo fotografico. Come in un’ora si ottengono le stampe a colori, in meno di un’ora si può stampare un libro, se il testo è in linguaggio digitale ed è già formattato (impaginato, elaborato per la pubblicazione).
Si tratta di assemblare e far lavorare insieme, in modo ottimale, un computer dotato di un adeguato software, una stampante laser bianco e nero di qualità e molto veloce, una seconda stampante a colori per le copertine, una macchina rilegatrice, un paio di tecnici addestrati.
Come risultato si ottiene una forte riduzione del costo di produzione, l’azzeramento dei costi di magazzino e del relativo rischio finanziario (l’invenduto è una perdita secca), lo stop ad ogni ordine di macero. Il costo unitario è chiaramente identificabile e non dipende più dal numero delle copie stampate: si stampano soltanto le copie anche una sola che il mercato chiede. Nella procedura tradizionale l’impianto iniziale richiedeva un grande investimento, da ridistribuire sul numero di copie che si contava di vendere: le copie si dovevano stampare tutte in una sola volta, per tenerle poi giacenti in magazzino fino a quando il posto che occupavano non valeva più del loro prezzo. Oggi funziona da magazzino la memoria di un computer e il libro si può stampare a richiesta.
Si tratta di assemblare e far lavorare insieme, in modo ottimale, un computer dotato di un adeguato software, una stampante laser bianco e nero di qualità e molto veloce, una seconda stampante a colori per le copertine, una macchina rilegatrice, un paio di tecnici addestrati.
Come risultato si ottiene una forte riduzione del costo di produzione, l’azzeramento dei costi di magazzino e del relativo rischio finanziario (l’invenduto è una perdita secca), lo stop ad ogni ordine di macero. Il costo unitario è chiaramente identificabile e non dipende più dal numero delle copie stampate: si stampano soltanto le copie anche una sola che il mercato chiede. Nella procedura tradizionale l’impianto iniziale richiedeva un grande investimento, da ridistribuire sul numero di copie che si contava di vendere: le copie si dovevano stampare tutte in una sola volta, per tenerle poi giacenti in magazzino fino a quando il posto che occupavano non valeva più del loro prezzo. Oggi funziona da magazzino la memoria di un computer e il libro si può stampare a richiesta.
F. L.
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Come citare questa voce
Lever Franco , Print on demand, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (09/10/2024).
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